01.07.2020
Relazioni
Coopsday 2020
È dedicato al contrasto del cambiamento climatico il Coopsday 2020

Il 4 luglio le celebrazioni con eventi, festival e attività raccolti online in una mappa interattiva presto disponibile.

L’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030 

È la lotta al cambiamento climatico il tema dell’edizione 2020 della Giornata Internazionale delle Cooperative (#CoopsDay) che sarà celebrata come ogni anno il primo sabato di luglio, ovvero il 4 luglio dell’anno corrente. Una necessità, quella del contrasto alle modificazioni del clima, che si configura sempre più quale priorità delle agende delle istituzioni in ogni parte del globo per le enormi ripercussioni, oltre che sull’ambiente, sulle economie e le società di tutti i Paesi e che si pone in diretta connessione con i ‘Goals’ della Agenda 2030 delle Nazioni Unite, di cui costituisce l’Obiettivo numero 13.
L’impegno del movimento cooperativo per l’attuazione degli ambiziosi obiettivi dell’Agenda si è in realtà attivato nell’immediatezza dell’approvazione della Risoluzione sottoscritta da tutti i Paesi membri dell’ONU nel settembre 2015: dal 2016 l’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA, la voce globale del movimento) ha infatti lanciato la piattaforma Co-ops for 2030 per sostenere e supportare il contributo delle proprie imprese al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Perché il CoopsDay

La Giornata Internazionale delle Cooperative è stata istituita autonomamente nel 1923 dal movimento cooperativo ma dal 1995 si configura quale iniziativa congiunta delle Nazioni Unite e dell’Alleanza Cooperativa Internazionale attraverso il Comitato per l’avanzamento e la promozione delle cooperative (COPAC), una organizzazione mondiale di partnership tra istituzioni pubbliche e private che ogni anno determina il tema specifico della Giornata. Finalità del CoopsDay è la presa di coscienza del ruolo e dell’importanza delle imprese cooperative nell’economia globale e del contributo fornito dal movimento alla risoluzione dei principali problemi affrontati dalle Nazioni Unite.
Attraverso il Coopsday vengono ogni anno riaffermate e condivise con lavoratori, stakeholder e istituzioni le tre caratteristiche principali delle cooperative, che ne fanno un motore insostituibile di crescita e progresso:  attori economici che creano opportunità di lavoro e reddito; imprese incentrate sulle persone, che contribuiscono all’uguaglianza e alla giustizia sociale; organizzazioni democratiche che, sotto il controllo dei loro membri, svolgono una funzione decisiva nello sviluppo delle società e delle comunità locali.

Il Movimento Cooperativo e l’Agenda 2030 dell’ONU

La connessione tra il Movimento Cooperativo e l’Agenda 2030 dell’ONU non è solo il portato di un’adesione volontaristica delle sue istituzioni rappresentative e delle sue imprese, ma è connaturata negli stessi valori fondativi della Cooperazione. Il solido ancoraggio del modello cooperativo ai principi etici che lo caratterizzano lo pone infatti in naturale allineamento con il programma delle Nazioni Unite per un futuro sostenibile. In particolare l’attenzione primaria ai bisogni e alle aspirazioni dei lavoratori rispetto all’obiettivo di massimizzare il profitto, la mutualità, il reinvestimento di risorse per la crescita delle comunità di riferimento alimentano una visione a lungo termine per la crescita economica sostenibile, lo sviluppo sociale e la responsabilità ambientale: esattamente ciò che si propone di attuare l’Agenda 2030.    

La Cooperazione quale modello di sviluppo per superare le diseguaglianze

Se gli obiettivi di fondo del Programma delle Nazioni Unite sono la lotta alla povertà, la protezione del pianeta e il raggiungimento di standard di vita accettabili per milioni di persone che oggi invece arrancano quotidianamente, giova ricordare che la Cooperazione rappresenta una delle risposte più efficaci per una migliore distribuzione del reddito, per il progressivo superamento delle diseguaglianze e per il contrasto di fenomeni generatori di problematiche quali l’incontrollata concentrazione di persone nelle aree urbane (il cosiddetto ‘inurbamento’). Esiste del resto ormai una vasta e consolidata serie di studi che attestano come, rispetto all’occupazione in altri settori, i lavori cooperativi tendano ad essere più sostenibili nel tempo, a mostrare un divario sensibilmente minore nei guadagni tra posizioni più alte e meno pagate nonché ad essere distribuiti più uniformemente tra le aree rurali e urbane.
Così come occorre ricordare che la forma cooperativa è il modello di impresa in più rapida crescita a livello mondiale e, secondo le più recenti stime, dà lavoro o comunque costituisce la principale fonte di reddito per oltre 279 milioni di persone, quasi il 10% della popolazione attiva totale dell’umanità.

I pericoli dei cambiamenti climatici

#Coops4ClimateAction e ‘Let’s cooperate and invite everyone to fight for climate change’ sono le parole d’ordine che l’Alleanza Cooperativa Internazionale ha scelto per il 4 luglio 2020: un invito a ciascuno a portare il proprio contributo, in particolare proprio attraverso la diffusione dello spirito e dei valori cooperativi, nell’attuazione dell’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030. Un problema di dimensioni crescenti e assolutamente non rinviabile se si considera che la concentrazione di anidride carbonica nella nostra atmosfera è oggi la più alta che vi sia stata in 3 milioni di anni, che le emissioni di gas serra sono superiori di oltre il 50 percento rispetto al 1990 e che il riscaldamento globale sta causando cambiamenti strutturali che minacciano le possibilità di sussistenza di intere popolazioni del nostro pianeta. Se si accumuleranno ulteriori ritardi e indecisioni nell’affrontare la questione i primi a pagarne le conseguenze saranno così i gruppi più deboli (quali ad esempio i piccoli agricoltori delle aree più arretrate, le popolazioni indigene e le minoranze etniche) che vivono in contesti territoriali e socioeconomici svantaggiati e che si trovano ora a far fronte a catastrofi naturali estreme e al degrado delle risorse naturali.
Il pericolo degli effetti disastrosi di ulteriori ritardi è enorme. Si calcola che siano almeno 800 milioni le persone più immediatamente vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici quali siccità, alluvioni, ondate di calore, eventi meteorologici estremi e innalzamento del livello del mare: si tratta dell’11% della popolazione mondiale. Esattamente la stessa percentuale attribuita all’incidenza di una delle pratiche più nefaste poste in atto dall’uomo contro l’ambiente: la deforestazione infatti è responsabile dell’11% delle emissioni globali di gas serra, una quantità paragonabile alle emissioni di tutte le auto e i camion circolanti sul pianeta.

 

Le iniziative e i progetti delle cooperative 

 

Proprio nell’attivazione di progetti di riduzione delle emissioni di anidride carbonica vi è stata in questi anni, sotto lo stimolo e il coordinamento di ICA, la proliferazione di tantissime azioni virtuose poste in atto da imprese cooperative in prima fila nella lotta contro il cambiamento climatico. Per citare solo tre esempi significativi tra le migliaia in giro per il mondo: in Costa d’Avorio Uirevi, un’unione composta da 42 cooperative, sta impiantando foreste comunitarie con le persone che vivono nelle aree rurali per aiutare a ripristinare un terzo della copertura forestale perduta. In Brasile Rede CataSampa, una rete di 22 cooperative e associazioni di lavoratori che raccolgono rifiuti ricaricabili, riduce il volume di rifiuti in discarica di 500.000 kg al mese trasformando questi materiali in biodiesel e altri prodotti utilizzabili. In Svezia la Swedish Cooperative Union, una federazione di 48 cooperative di consumatori che rappresenta il 21,4 percento dell’intero settore della vendita al dettaglio di generi alimentari svedese, ha ridotto le emissioni di gas serra del 52 percento grazie al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione del consumo di energia nelle operazioni del gruppo.
Le celebrazioni del 4 luglio si svolgeranno in tutto il mondo con eventi, festival e attività a livello internazionale, nazionale e locale.  L’Alleanza Cooperativa Internazionale, attraverso il sito DotCoop, sta predisponendo una mappa interattiva della Giornata Internazionale delle Cooperative 2020 per illustrare le iniziative in programma e i progetti che le cooperative di tutto il mondo stanno attuando per combattere il cambiamento climatico.

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