L’evoluzione high-tech del professional cleaner
L’innovazione tecnologica che, in modo sempre più vorticoso, sta cambiando il mondo è destinata a rivoluzionare anche i connotati del cleaning professionale. L’immagine stereotipata del pulitore con secchio d’acqua e spazzolone è destinata ad essere sostituita da operatori professionali high-tech, formati nell’utilizzo di ausili informatici e robotici, in grado di interpretare in presa diretta i dati sulle caratteristiche e le condizioni degli ambienti resi disponibili dalla crescente dotazione di sensori di cui sono dotati gli edifici ‘smart’ e gli stessi macchinari utilizzati.
Grazie alle nuove tecnologie pulizie più efficaci, personalizzabili e sostenibili
Ed è stata l’edizione 2024 di Interclean, appena conclusasi alla Fiera di Amsterdam, che ha costituito l’occasione per attestare il ruolo ormai maturo di ‘driver’ assunto dal progresso tecnologico nel settore del cleaning, a partire dall’evoluzione della robotica e con il crescente ricorso alle risorse dell’Internet of Things (IoT) combinato con le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale (AI), della Realtà Aumentata (AR) e della Realtà Virtuale (VR). Tecnologie in grado di valorizzare e massimizzare l’impatto dei ‘big-data’ che, raccolti dalla rete di sensori e ricettori, costituiscono la fonte preziosa per enormi salti di qualità nella efficienza dei processi di pulizia e nella loro crescente customizzazione. Uno scenario di vorticosa innovazione, dunque, che favorisce la ricerca di modalità operative ambientalmente sostenibili e che permette di concentrare l’intervento umano su funzioni a maggior valore aggiunto rispetto a quanto è delegabile ai robot e alle procedure digitalizzate.
I 10 megatrend veicolati da Interclean 2024
Proprio seguendo la pista dello sviluppo tecnologico l’edizione 2024 di Interclean ha focalizzato l’attenzione su 10 macro-tendenze che gli organizzatori e i consulenti scientifici della rassegna hanno individuato e che delineano un futuro che è ormai già oltre l’angolo di svolta:
1. La rivoluzione VR e AR, in grado di trasformare sia il lavoro che la formazione del professional cleaner.
2. La sempre maggiore conoscenza o ‘super-consapevolezza’ (hyper-awareness) delle condizioni degli ambienti che, assicurata dai sensori Internet of Things, alimenta una nuova dimensione dell’igiene.
3. Una nuova dimensione che può essere denominata ‘data driven hygiene’ e che proprio in virtù della grande disponibilità di dati consente, grazie alla digitalizzazione e all’AI, di cambiare i connotati della pulizia professionale permettendo l’adozione di ‘soluzioni su misura’ e in tal modo incrementandone l’efficacia.
4. Grande disponibilità di dati che pone inevitabilmente anche un problema relativo al loro trattamento, nel rispetto delle stringenti normative sulla privacy.
5. Digitalizzazione, virtualizzazione degli ambienti, intelligenza artificiale vanno di pari passo allo sviluppo della robotica e della cobotica e rendono già oggi praticabili modalità di pulizia più intelligenti, in grado di migliorare la sicurezza degli operatori e alleviare la fatica umana.
6. Il ricorso alle soluzioni di tecnologia avanzata può portare, oltre che ad incrementare l’efficienza e la qualità dei processi di pulizia, anche ad una significativa diminuzione dei costi gestionali.
7. Coniando l’espressione ‘piccole dimensioni, grande impatto’ gli organizzatori hanno voluto richiamare l’attenzione sul fatto che a volte le innovazioni introdotte possono apparire di piccola entità o dimensione, ma risultano invece in grado di incidere fortemente su nuove funzionalità migliorative.
8. Così già avviene ad esempio, sempre seguendo il filo rosso del driver tecnologico, nella ricerca di nuove e più sostenibili soluzioni per le sempre più sfidanti esigenze delle pulizie sanitarie.
9. Ma più in generale i processi innescati dall’evoluzione tecnologica proiettano le nuove soluzioni di sostenibilità e le innovazioni ESG al centro dell’intero settore del cleaning professionale.
10. Tutto questo però non avviene a discapito dell’elemento umano che, al contrario, viene maggiormente valorizzato concentrandolo sulle funzioni che richiedono una particolare specializzazione (quale ad esempio, nel campo delle pulizie sanitarie, la conoscenza specifica dei protocolli di disinfezione) o la capacità di cogliere tempestivamente potenziali criticità valutando sul momento le necessarie contromisure.
Una rivoluzione in corso: le molteplici applicazioni di VR e AR (ma siamo solo all’inizio)
Iniziamo dal primo megatrend individuato dagli esperti di Interclean: perché si parla di rivoluzione AR e VR? La risposta è che la realtà aumentata e la realtà virtuale possono cambiare radicalmente il modo in cui i cleaner imparano e lavorano, consentendo attraverso device di uso comune (smartphone, tablet, occhiali) di integrare informazioni o immagini digitali nel mondo reale. Le possibili applicazioni sono molteplici, e gli sviluppi tecnologici attesi molto probabilmente le moltiplicheranno nei prossimi anni:
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I contenuti della formazione online possono essere sovrapposti ad ambienti di lavoro reali, generando programmi interattivi di formazione per i cleaner. I moduli VR possono riprodurre qualsiasi scenario di pulizia, così i cleaner possono apprendere tecniche di pulizia adeguate e ricevere un feedback immediato sulle loro prestazioni.
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Attraverso l’uso di VR e AR si pongono così le basi per un training stimolante e interattivo, rendendo l’apprendimento più gratificante e la forza lavoro più motivata.
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Non solo formazione, però. Le nuove tecnologie del virtual sono destinate ad incidere direttamente sull’efficacia dei processi di pulizia, incrementando la personalizzazione dei servizi. I sensori di cui è dotato l’edificio ‘smart’ o il cobot utilizzato sono in grado di restituire in tempo reale parametri igienici, quali ad esempio la qualità dell’aria e il grado di pulizia delle superfici, attivando in tal modo alert e interventi ‘proattivi’ degli operatori.
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Allo stesso modo, l’AR può essere utilizzata per rilevare difetti o sporco non visibili ad occhio nudo, mentre il software di intelligenza artificiale fornisce istruzioni su come risolvere i problemi.
In sintesi, grazie al ricorso alle meta-tecnologie sia nella fase di apprendimento che durante l’operatività il personale addetto alle pulizie è destinato a risultare:
- meglio formato;
- meglio coinvolto;
- più efficace nell’operatività;
- più gratificato nei risultati del proprio lavoro.