27.05.2019
Relazioni
Uniti verso un fine comune: breve storia dell’associazionismo sociale in Italia
Sviluppatosi attraverso le Società di Mutuo Soccorso, l’associazionismo in Italia ha giocato un ruolo chiave nel fornire a cittadini e lavoratori servizi e aiuti di carattere sociale e sanitario. Facciamo un breve riassunto della storia delle Società nel Bel Paese.

Le Società Operaie di Mutuo Soccorso nacquero in Italia a metà del XIX secolo e sono le antenate delle associazioni moderne che conosciamo oggi. Il fine principale di queste Società era di sopperire alle mancanze dello stato sociale e aiutare i lavoratori a non affrontare da soli le conseguenze di incidenti sul lavoro, malattia o licenziamenti.

L’associazionismo alla fine dell’800: gli anni del boom

La diffusione delle SOMS subisce un’accelerata decisa dopo l’ondata rivoluzionaria del 1848, che coincide con le prime costituzioni liberali negli antichi Stati italiani. La legge n°3818 del 1886 ne regola ufficialmente il funzionamento.

Nel periodo dal 1871 al 1893, le Società si unirono tra loro nel Patto di fratellanza. È questo anche il periodo in cui alcune associazioni iniziarono a deviare dal percorso mutualistico iniziale per appropriarsi di una dimensione più sindacale e partitica. Nel 1891, un gruppo di Società si unisce e crea la Camera del lavoro di Torino. Nello stesso anno a Milano, 450 Società Operaie di Mutuo Soccorso decisero di costituire sindacati di categoria.

Le SOMS continuarono comunque a crescere toccando, a fine secolo, il picco di 6722 associazioni con più di 926.000 soci (nel 1904). Nello stesso periodo però, in particolare nel biennio 1898-99, numerose sommosse sfociate in molte città italiane, con Milano in testa, spinsero il governo a reagire sciogliendo molte organizzazione socialiste e cattoliche. Nacquero allora le prime società agricole-operaie con esclusivo valore sociale, in modo da non incorrere in problemi con il governo.

Queste Società furono molto utili a contrastare la crescente crisi agraria, assicurando agli agricoltori mezzi di produzione (sementi, concimi e macchine agricole) più moderni e a prezzi calmierati. Queste iniziative, che nascevano spontaneamente in piccole realtà rurali, vennero unificate a livello provinciale nei Consorzi Agrari, coordinati a livello nazionale dalla Federconsorzi.

L’associazionismo agli inizi del ‘900

Nel settembre del 1900 nasce la Federazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso. Fin dalle origini la Federazione fu al fianco del movimento cooperativo e del movimento sindacale, formando un’alleanza allora fondamentale per l’affermazione dei diritti dei la­voratori e della legislazione sociale.

La spinta associazionista non si spense fino all’inizio del ventennio fascista, durante il quale la Federazione e le SOMS vennero sciolte o incorporate in organizzazioni iscritte al partito. Il sistema venne poi ricostituito nel 1948, quando la Federazione prese il nome di Federazione Italiana della Mutualità (FIM).

La società italiana, però, era profondamente cambiata: i lavoratori avevano ottenuto maggiori tutele, erano state introdotte le pensioni ed era stata estesa la protezione nel campo sanitario (almeno per il lavoro dipendente), mentre scarsa era la “copertura” per professionisti e lavoratori autonomi; nei loro confronti si spostò quindi la maggior parte del lavoro svolto dalle SOMS.

Le SOMS dal dopoguerra a oggi

Nel corso degli anni, l’attività delle SOMS assunse sempre più un carattere integrativo a quella del welfare pubblico. Nel 1984 la FIM diventò la Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV).

Intorno alla fine del secolo, le SOMS si occupavano soprattutto di assistenza sanitaria integrativa. Nel 2011 prende forma l’Associazione Nazionale Sanità Integrativa (ANSI) nuova realtà capace di tutelare, aggregare e sostenere le diverse forme mutualistiche operanti in Italia. L’ANSI è frutto dell’unione di 8 tra fondi sanitari e società di mutuo soccorso.

Oggi sono oltre 500 le società di mutuo soccorso, con un numero complessivo tra soci e assistiti di 953.000 persone. Insieme nel 2016, hanno partecipato all’integrazione dell’assistenza sanitaria pubblica con prestiti e sussidi per un valore di 95 milioni di euro.

L’associazionismo e Coopservice

Coopservice, come cooperativa, aderisce a Legacoop, l’associazione che riunisce imprese cooperative attive in tutte le regioni e in tutti i settori, che insieme ad AGCI e Confcooperative, ha dato vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane, il cui obiettivo è costruire un’associazione unica ed unitaria di rappresentanza.

Il senso di responsabilità di Coopservice verso la tutela e lo sviluppo dell’occupazione in un’ottica di crescita sostenibile e ispirata ai principi di legalità e trasparenza, spinge l’azienda a ricercare alleanze e collaborazioni con quei soggetti che si propongono come garanti di un corretto rapporto tra i fornitori dei servizi e i clienti/cittadini e che si impegnano per tutelare le aziende che operano in quei settori in cui la correttezza e l’onestà sono valori fondamentali da difendere.

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