Perché Coopservice investe sulla salute dei nostri mari
Prosegue con nuove iniziative l’impegno di Coopservice per la salvaguardia dei mari, polmone blu del Pianeta, nell’ambito delle molteplici iniziative intraprese o sostenute per la tutela dell’ambiente. Per l’azienda si tratta della conferma di un investimento ecologico fondato sulla consapevolezza che le distese marine che coprono i tre quarti della superficie terrestre possono essere i nostri migliori alleati contro il climate change. I mari, infatti, danno forma al più grande ecosistema del Pianeta, un patrimonio indispensabile alla vita in quanto consente di regolare il clima (assorbendo il calore solare e distribuendolo su tutta la superficie terrestre attraverso le correnti), fornisce la metà dell’ossigeno che respiriamo e assorbe almeno un terzo dell’anidride carbonica in atmosfera.
Alle iniziative ormai consolidate si aggiunge Into the Blue - Sea Life Fest
Non per niente alla ‘Vita sott’acqua’ è dedicato l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030 varata dalle Nazioni Unite e la sua fondamentale rilevanza spiega la pluralità dei progetti che da tempo vede impegnata Coopservice (insieme a Servizi Italia): dalla lotta contro le microplastiche letali per la fauna e il plancton marini, ai progetti di riforestazione per il ripristino di praterie di Poseidonia oceanica, alla raccolta dei rifiuti nelle acque dell’Adriatico. A queste azioni consolidate da quest’anno si aggiunge il sostegno, in qualità di sponsor, a ‘Into the Blue – Sea Life Fest 2025’, manifestazione annuale dedicata alla conservazione degli ecosistemi marini e alla sensibilizzazione ambientale organizzata da Fondazione Cetacea. L’edizione di quest'anno si svolge a Rimini e Riccione dal 5 al 15 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale degli Oceani del 8 giugno.
Il progetto ‘Into the Blue’: introdurre le persone alla conoscenza dell’ecosistema mare
Obiettivo generale degli organizzatori è condurre la cittadinanza ‘into the blue’, avvicinandola cioè alla conoscenza della scienza del mare attraverso l’ocean literacy (alfabetizzazione oceanica) ed esperienze di citizen science, ovvero il coinvolgimento delle persone in attività di raccolta informazioni e dati. Essendo pertanto rivolta ad un target massimamente esteso (studenti, bambini, scienziati, cittadini, associazioni, istituzioni), il programma del ‘Sea Life Fest’ prevede iniziative estremamente variegate quali laboratori di educazione ambientale, aperitivi scientifici, proiezioni di documentari, conferenze su ricerche e progetti, presentazioni di libri, performance artistiche, attività di volontariato ecologico quali ad esempio la preservazione delle tartarughe marine.
Un ecosistema nell’ecosistema: la particolare biodiversità del mare Adriatico
A questo proposito il 'Centro di Recupero Tartarughe Marine' di Riccione organizzerà attività rivolte sia alla formazione dei volontari che al coinvolgimento del grande pubblico nella conservazione di questi animali preziosi con il rilascio di esemplari curati presso la struttura. Più in generale il focus di tutta la programmazione è comunque indirizzato alla conoscenza e alla comprensione della straordinaria biodiversità del Mare Adriatico, il quale si configura come un ecosistema delicatissimo ma unico al mondo per caratteristiche e varietà. Dal punto di vista educativo sono previsti in particolare laboratori per ragazze e ragazzi sull’acqua marina e la scoperta del plancton, elemento alla base della catena alimentare e dell’assorbimento di anidride carbonica-produzione di ossigeno (fitoplancton o ‘erba dell’oceano’).
I progetti in corso con Sea the Change e Fondazione Cetacea sulla riviera romagnola
La collaborazione di Coopservice con la start-up a vocazione sociale Sea the Change e Fondazione Cetacea si è avviata nel 2024 con il progetto ‘Ripuliamo il Mare’ e l’attività di Fishing for Litter - pesca e raccolta di rifiuti in mare - svolta attraverso il lavoro di pescatori locali nel litorale della riviera romagnola al largo di Cesenatico. L’iniziativa ha prodotto nei mesi scorsi il primo, accurato Report dove vengono analiticamente rendicontate le procedure e i risultati del lavoro svolto, i quali hanno documentato la gravità dell’inquinamento da plastiche e microplastiche. La partnership con Sea the Change proseguirà anche nel 2025 con il rinnovato sostegno al progetto Fishing fo Litter, a cui però si aggiungerà un’ulteriore iniziativa di supporto ad una cooperativa di pescatori locale per la sostituzione delle normali cassette di polistirolo monouso con cassette di plastica riutilizzabili a più alta durabilità.