29.05.2025
Ambiente
Una nuova iniziativa sostenuta da Coopservice per la salvaguardia dei nostri mari
Con ‘Into the Blue – Sea Life Fest 25’, in programma a Rimini e Riccione dal 5 al 15 giugno, si amplia il novero dei progetti per la tutela del ‘polmone blu’ del Pianeta

Perché Coopservice investe sulla salute dei nostri mari 

Prosegue con nuove iniziative l’impegno di Coopservice per la salvaguardia dei mari, polmone blu del Pianeta, nell’ambito delle molteplici iniziative intraprese o sostenute per la tutela dell’ambiente. Per l’azienda si tratta della conferma di un investimento ecologico fondato sulla consapevolezza che le distese marine che coprono i tre quarti della superficie terrestre possono essere i nostri migliori alleati contro il climate change. I mari, infatti, danno forma al più grande ecosistema del Pianeta, un patrimonio indispensabile alla vita in quanto consente di regolare il clima (assorbendo il calore solare e distribuendolo su tutta la superficie terrestre attraverso le correnti), fornisce la metà dell’ossigeno che respiriamo e assorbe almeno un terzo dell’anidride carbonica in atmosfera. 

Alle iniziative ormai consolidate si aggiunge Into the Blue - Sea Life Fest 

Non per niente alla ‘Vita sott’acqua’ è dedicato l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030 varata dalle Nazioni Unite e la sua fondamentale rilevanza spiega la pluralità dei progetti che da tempo vede impegnata Coopservice (insieme a Servizi Italia): dalla lotta contro le microplastiche letali per la fauna e il plancton marini, ai progetti di riforestazione per il ripristino di praterie di Poseidonia oceanica, alla raccolta dei rifiuti nelle acque dell’Adriatico. A queste azioni consolidate da quest’anno si aggiunge il sostegno, in qualità di sponsor, a Into the Blue – Sea Life Fest 2025, manifestazione annuale dedicata alla conservazione degli ecosistemi marini e alla sensibilizzazione ambientale organizzata da Fondazione Cetacea. L’edizione di quest'anno si svolge a Rimini e Riccione dal 5 al 15 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale degli Oceani del 8 giugno.   

Il progetto ‘Into the Blue’: introdurre le persone alla conoscenza dell’ecosistema mare

Obiettivo generale degli organizzatori è condurre la cittadinanza ‘into the blue’, avvicinandola cioè alla conoscenza della scienza del mare attraverso l’ocean literacy (alfabetizzazione oceanica) ed esperienze di citizen science, ovvero il coinvolgimento delle persone in attività di raccolta informazioni e dati. Essendo pertanto rivolta ad un target massimamente esteso (studenti, bambini, scienziati, cittadini, associazioni, istituzioni), il programma del ‘Sea Life Fest’ prevede iniziative estremamente variegate quali laboratori di educazione ambientale, aperitivi scientifici, proiezioni di documentari, conferenze su ricerche e progetti, presentazioni di libri, performance artistiche, attività di volontariato ecologico quali ad esempio la preservazione delle tartarughe marine.

Un ecosistema nell’ecosistema: la particolare biodiversità del mare Adriatico

A questo proposito il 'Centro di Recupero Tartarughe Marine' di Riccione organizzerà attività rivolte sia alla formazione dei volontari che al coinvolgimento del grande pubblico nella conservazione di questi animali preziosi con il rilascio di esemplari curati presso la struttura. Più in generale il focus di tutta la programmazione è comunque indirizzato alla conoscenza e alla comprensione della straordinaria biodiversità del Mare Adriatico, il quale si configura come un ecosistema delicatissimo ma unico al mondo per caratteristiche e varietà. Dal punto di vista educativo sono previsti in particolare laboratori per ragazze e ragazzi sull’acqua marina e la scoperta del plancton, elemento alla base della catena alimentare e dell’assorbimento di anidride carbonica-produzione di ossigeno (fitoplancton o ‘erba dell’oceano’). 

I progetti in corso con Sea the Change e Fondazione Cetacea sulla riviera romagnola

La collaborazione di Coopservice con la start-up a vocazione sociale Sea the Change e Fondazione Cetacea si è avviata nel 2024 con il progetto ‘Ripuliamo il Mare’  e l’attività di Fishing for Litter - pesca e raccolta di rifiuti in mare - svolta attraverso il lavoro di pescatori locali nel litorale della riviera romagnola al largo di Cesenatico. L’iniziativa ha prodotto nei mesi scorsi il primo, accurato Report dove vengono analiticamente rendicontate le procedure e i risultati del lavoro svolto, i quali hanno documentato la gravità dell’inquinamento da plastiche e microplastiche. La partnership con Sea the Change proseguirà anche nel 2025 con il rinnovato sostegno al progetto Fishing fo Litter, a cui però si aggiungerà un’ulteriore iniziativa di supporto ad una cooperativa di pescatori locale per la sostituzione delle normali cassette di polistirolo monouso con cassette di plastica riutilizzabili a più alta durabilità. 

Aggregatore Risorse

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23.10.2025
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I disastrosi e molteplici effetti della dispersione delle micro e nanoplastiche sulla catena alimentare e la salute degli ecosistemi
Se l’inquinamento da plastiche è una piaga che minaccia di creare danni sempre più seri alla fauna e alla flora marine con dirette conseguenze sulla salute degli ecosistemi e conseguentemente su quella degli umani, una delle sue manifestazioni più nefaste è la dispersione in acqua dei frammenti di polistirolo espanso. A causa dell’estrema leggerezza l’EPS si presenta infatti come un materiale altamente frammentabile e soggetto ad una rapida degradazione con il risultato di decomporsi in milioni e milioni di micro e nano plastiche che inquinano i mari e intossicano i pesci. Volendo intervenire direttamente su una delle principali cause del problema il progetto Net Reborn, promosso da Sea the Change e Fondazione Cetacea con il sostegno di Coopservice e Servizi Italia, si propone un obiettivo semplice e concreto: sostituire parte delle tradizionali cassette usa e getta in polistirolo usate nel settore ittico con cassette in plastica durevoli e riutilizzabili, riducendo così la dispersione in mare di micro e nanoplastiche e promuovendo contestualmente un modello di economia circolare fondata sul riuso.
Verso i ‘sistemi nZEB’, gli edifici a zero (o quasi) emissioni
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02.09.2025
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Per una società di servizi integrati quale Coopservice, che comprende nel proprio pacchetto soluzioni progettuali e gestionali chiavi in mano in termini di impianti tecnologici ad elevata efficienza energetica, l’impegno diretto in realizzazioni per l’abbattimento delle emissioni di gas serra (GHG) e per l’utilizzo delle energie rinovabili nasce da una precisa scelta di campo, consolidata nel tempo, in direzione della piena sostenibilità e compatibilità ambientale. Nell’ambito di questa crescente specializzazione la progettazione e realizzazione-riqualificazione di ‘sistemi’ a bassa o nulla emissione, i cosiddetti edifici nZEB, rappresenta sempre più un settore di grande sviluppo e futuribilità, all’interno del quale gli operatori professionali sono chiamati a fornire soluzioni ad alto grado di innovazione. Ma che cosa si intende nello specifico per Nearly Zero Energy Building, come nasce la spinta verso questo tipo di realizzazioni, qual è il quadro normativo di riferimento e come si è evoluto nel tempo?
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Ambiente
17.04.2025
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Un importante riconoscimento che posiziona l’azienda nel top 5% delle aziende più virtuose al mondo nella gestione della sostenibilità.
Coopservice ha completato anche per l’anno in corso l’iter di valutazione della sostenibilità aziendale secondo lo standard Ecovadis ottenendo la medaglia ‘Gold’. Si tratta di un risultato che la posiziona nella top 5% delle aziende più virtuose al mondo, facendo segnare un ulteriore avanzamento rispetto all'esito del 2024 che aveva invece visto l’assegnazione della medaglia Silver. In termini di punteggio numerico, espresso sia in termini assoluti su base 100 che secondo il parametro denominato ‘percentile’, in questi ultimi anni Coopservice è passata dal 75° percentile (2023) all’85° (2024) fino all’ultimo dato del 98° percentile (80/100), a dimostrazione dell’impegno costante dell’azienda per perseguire efficacemente gli obiettivi di sostenibilità e di riduzione della propria impronta ecologica.