04.02.2020
Persone
Investire sul benessere dei dipendenti fa bene alle imprese

Le ragioni per migliorare il benessere organizzativo

Le aziende non possono più ignorare il forte legame che esiste tra benessere, motivazione, soddisfazione e produttività. Con questa consapevolezza le imprese investono sempre più risorse per migliorare il benessere organizzativo e per controllare i fattori che lo influenzano, progettando azioni per la riduzione dello stress, la gestione della paura del cambiamento, l’aumento della motivazione, lo sviluppo di emozioni positive e il loro impatto sulle performance aziendali.

La cultura dell’organizzazione gioca un ruolo decisivo in quanto crea la cornice di senso all’interno della quale si collocano le iniziative e le attività quotidiane. Non a caso le pubblicazioni scientifiche sul tema fanno riferimento al concetto di “benessere organizzativo” o, ancora più esplicitamente, di “salute organizzativa”, ponendo l’attenzione su tutti quei processi e quelle applicazioni che si possono attuare per far sì che, sostanzialmente, il dipendente “stia bene sul lavoro”.

Direttamente collegato alla nozione di “welfare aziendale”, il benessere organizzativo è pertanto sempre più ricercato dalle aziende in virtù della consapevolezza che il dipendente è un individuo che, per poter contribuire al massimo al perseguimento degli obiettivi aziendali, deve “stare bene” fisicamente e psicologicamente. Più in generale, tutto il personale deve sentirsi parte integrante di una vera e propria comunità, all’interno della quale si condividono esperienze, scopi, valori, stili di vita: solo per questa via si potrà aspirare al benessere della persona e dunque ad un livello di qualità, in termini produttivi, maggiore nel lungo periodo.

Dalla massimizzazione del profitto alla ricerca della qualità delle relazioni interne

“L’economia dovrebbe interessarsi non solo dell’allocazione efficiente dei beni materiali – scriveva qualche anno fa, sull’American Economic Review, Matthew Rabin, docente di Economia comportamentale dell’Università di Harvard – ma anche della progettazione di ambiti organizzativi nei quali i soggetti siano felici di interagire tra di loro”.

Durante l’ultima edizione del Festival nazionale dell’Economia civile (la prossima edizione si terrà a Firenze dal 17 al 19 aprile 2020) sono stati presentati casi di imprese italiane che sembrano abbiano preso alla lettera questo assunto. Fino ad arrivare al caso estremo di una piccola azienda, produttrice di detergenti biologici da riciclo di olii esausti, che ha codificato nello statuto che lo scopo ultimo della propria attività non è la massimizzazione del profitto o del valore delle sue azioni, ma “il benessere e la felicità di tutti coloro che ne fanno parte”.

Esempi crescenti e sempre più diffusi di una cultura d’impresa consapevole del vantaggio competitivo assicurato dalla qualità delle relazioni, fattore determinante del benessere individuale e sociale e, per questa via, decisivo nella generazione all’interno delle organizzazioni di coesionefiducia e, in ultima analisi, produttività.

Un cambio di paradigma, una mutazione culturale, determinata da un processo cumulativo di “piccole scelte quotidiane” che, una volta prodotta una certa massa critica, si trasformano in pensieri condivisi, schemi concettuali, norme, convenzioni e codici valoriali comuni. Generando in tal modo ambienti di lavoro permeati da atteggiamenti condivisi di ascoltofiducia e reciprocità.

Il progetto ‘Benessere” di Coopservice

È questa l’idea che sta alla base del progetto di Coopservice “Benessere, diversità e inclusione: teoria e pratica del ben-essere”, progettato insieme ad esperti consulenti e formatori.

Un percorso che si snoda tra formazione teorica e lezioni esperienziali con l’obiettivo di migliorare la relazione con se stessi e con gli altri, ma che offre anche momenti di pratica fisica e di riflessione su uno stile di vita sano.

Le iniziative proposte sono numerose e variegate e prevedono lezioni in aula, role play e, per alcune, una leggera attività fisica in palestra oppure all’aperto.

Per esigenze organizzative, il progetto parte da Reggio Emilia, ma con la speranza di riuscire ad estenderlo presto anche agli altri territori nei quali Coopservice opera.

Di seguito l’elenco delle iniziative organizzate a Reggio Emilia nei prossimi mesi (da febbraio a giugno):

Ben-essere

  • Dalle ferite emotive all’autostima
  • Lezioni di ginnastica posturale
  • Gestione dello stress: eustress e distress
  • Mindfulness e Meditazione: l’importanza del respiro
  • Emozioni al lavoro, non perdere l’equilibrio
  • Stare in relazione: Il contatto io-tu
  • Gruppi di cammino

Diversità e inclusione

  • Difesa personale
  • La doppia discriminazione che vivono le donne migranti, i percorsi di autonomia    
  • Meccanica della bicicletta ed Educazione stradale
  • Uscite in bicicletta
  • Il femminile: conoscere per comprendere
  • Il maschile: conoscere per comprendere

Aggregatore Risorse

Coopservice sottoscrive il ‘Patto per il futuro del lavoro inclusivo’ proposto da Valore D
Persone
14.11.2024
Coopservice sottoscrive il ‘Patto per il futuro del lavoro inclusivo’ proposto da Valore D
Si tratta di 9 ‘princìpi’ che definiscono tutte le dimensioni dell’inclusione sul lavoro, partendo dal punto di vista delle nuove generazioni
Il 'Patto' è un modello articolato in 9 princìpi o ambiti valoriali, i quali si pongono l’obiettivo di affrontare tutte le dimensioni e le declinazioni dell’inclusione sul lavoro, offrendo la visione e il contributo delle nuove generazioni per creare ambienti di impiego professionale più equi e accoglienti. Ciò che ne scaturisce è, di fatto, un patto tra giovani e imprese, affinché il mondo del lavoro possa adeguarsi all’evoluzione delle esigenze traendo ispirazione dai professionisti del domani. È il tema della ‘Inclusion&Diversity’ (I&D), cioè della capacità di un’organizzazione di valorizzare le differenze generazionali-culturali-di genere-formative-esperienziali tra i propri dipendenti, creando un ambiente in grado di orientare al meglio i contributi, i talenti e le idee di tutti.
Reskilling Revolution, come preparare 1 miliardo di persone all’economia e alla società di domani
Persone
06.08.2024
Reskilling Revolution, come preparare 1 miliardo di persone all’economia e alla società di domani
La piattaforma di collaborazione pubblico-privato del World Economic Forum si propone di coordinare l’allineamento delle competenze alla 4^ Rivoluzione Industriale in corso
Di fatto siamo già corpo e piedi dentro la 4^ Rivoluzione Industriale, guidata dall'avvento dell'intelligenza artificiale generativa e dalla necessaria transizione ecologica. Un mondo nuovo per il quale si pongono 2 principali problemi: preparare le professionalità necessarie a dare gambe ad una nuova fase di progresso che la disponibilità delle nuove tecnologie rende possibile e, in modo speculare, non tagliare fuori dal mondo del lavoro una quantità enorme di persone che si è formata in un’altra epoca o che rischia di continuare ad apprendere all’interno di logiche superate. Perché i mutamenti in corso sono così giganteschi e repentini che i sistemi educativi tradizionali hanno difficoltà a preparare le persone a un futuro in cui le esigenze lavorative di oggi sono già superate da quelle di domani.
Coopservice sperimenta un innovativo protocollo per l’inserimento lavorativo di ragazzi con autismo
Persone
12.06.2024
Coopservice sperimenta un innovativo protocollo per l’inserimento lavorativo di ragazzi con autismo
Al via la collaborazione con la cooperativa sociale Casa Gioia di Reggio Emilia, in continuità con le ormai consolidate politiche di Diversity & Inclusion e le certificazioni recentemente ottenute
Si tratta dell’avvio di una collaborazione finalizzata all’inserimento lavorativo di due ragazzi con autismo ad alto funzionamento all’interno della funzione HR di Coopservice. Un nuovo progetto di forte valore sociale che si pone in diretta connessione con le politiche di Diversity & Inclusion (D&I) da tempo perseguite dall’azienda. Un protocollo innovativo basato su metodi scientifici che, messo a punto dalla cooperativa sociale Casa Gioia di Reggio Emilia, si propone di generare un impatto positivo su tutti i soggetti coinvolti: utenti e loro familiari, azienda partner, contesto territoriale.