I clienti però hanno l’esigenza di avere applicazioni sempre più dettagliate e personalizzate, richiesta che può mettere in difficoltà il reparto IT: “Avevamo molte applicazioni e usavamo Red Hat e versioni community di JBoss, IBM WebSphere, Apache Tomcat, qualsiasi fornitore di applicazioni sul mercato – racconta Gianfranco Scocco, Responsabile dei Sistemi Informativi, alla rivista internazionale Intelligent CIO Europe – Avevamo un ambiente molto complesso e non avevamo una piattaforma standard per i nostri team di sviluppo.”
La necessità di fornire soluzioni efficaci in breve tempo richiedeva una metodologia agile e un’ottimizzazione dei processi.
La scelta di Red Hat OpenShift Container Platform
Per poter dare un servizio ottimale ai clienti, Coopservice ha scelto Red Hat OpenShift Container Platform come hosting per le applicazioni e ha ampliato l’utilizzo di Red Hat Enterprise Linux come sistema operativo.
Ha poi deciso di standardizzare lo sviluppo delle nuove applicazioni su Red Hat JBoss Enterprise Application Platform, con l’integrazione dei dati in tempo reale di Red Hat Data Virtualization.
“Pur avendo diversi tipi di applicazioni su OpenShift, come PHP, JBoss EAP è sempre la prima scelta per le nuove applicazioni – dice Gianfranco Scocco nell’intervista – Conosciamo la qualità dei prodotti Red Hat. La stabilità e la costanza tra gli aggiornamenti è la chiave per la realizzazione di applicazioni senza problemi. Red Hat è l’unica azienda che può supportarci nell’uso delle ultime tecnologie con una performance di questo livello.”
Grazie a una stretta collaborazione con il team di Red Hat Consulting, Coopservice ha definito l’architettura del suo nuovo sistema e ha installato le nuove piattaforme.
Un flusso di lavoro efficiente e veloce
Coopservice ha standardizzato la gestione IT su OpenShift Container Platform. Ha così unificato la gestione della maggior parte delle sue applicazioni, velocizzando il flusso di lavoro e rendendo più agevole l’accesso ai numerosi dati presenti.
“Abbiamo molti database con molti tipi di informazioni diverse. Con Red Hat Data Virtualization, possiamo dare a ogni applicazione l’accesso ai dati di cui ha bisogno e applicare un’amministrazione più severa senza replicare le informazioni sui nostri sistemi IT. – spiega Scocco a Intelligent CIO Europe – Ora possiamo tenere una copia singola di ogni set di dati, come ad esempio le informazioni per la busta paga. Usando insieme Data Virtualization e JBoss EAP su OpenShift li rende più modulari, con la crescita del nostro portfolio di applicazioni e del nostro volume di dati.”
Grazie a processi di sviluppo e risorse più agili e adattabili è possibile restare al passo con le richieste dei clienti, fornendo servizi veloci ed efficienti.
Le tecnologie integrate di un unico fornitore permettono di risparmiare tempo sia al team di sviluppo sia a quello operativo. In questo modo è possibile rispondere in modo soddisfacente alle richieste sempre più esigenti della clientela, che si aspetta sempre una maggiore qualità accompagnata alla velocità di consegna.
Ottimizzazione delle ore di lavoro
Anche i costi per il personale sono sensibilmente diminuiti, grazie a un’organizzazione del lavoro più efficiente. “Creiamo circa 40 o 50 service nuovi ogni anno, e per ogni service che sviluppiamo, Red Hat OpenShift Container Platform ci permette di risparmiare dai 5 ai 7 giorni di lavoro di sviluppo, circa 200-300 giorni di lavoro all’anno” dice Scocco.
Anche il management della piattaforma è molto più semplice e fluido, permettendo di risparmiare molte ore al giorno a chi la gestisce. In questo modo il lavoro è ottimizzato e i costi sono notevolmente ridotti.
Piani per il futuro
Coopservice ha intenzione di continuare a utilizzare in modo sempre più ampio OpenShift nel suo lavoro. In particolare, nei piani a breve termine c’è quello di creare un nuovo ruolo per un manager che possa utilizzare OpenShift Container Platform per monitorare i KPI e migliorare l’output dei service. Sta inoltre valutando l’utilizzo di OpenShift Container Platform come cloud e come piattaforma digitale per lo smartworking dei dipendenti dislocati in tutta Italia.
Si tratta di un piano strategico da mettere in atto nei prossimi 3-5 anni, con il supporto di Red Hat.