11.09.2019
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La sicurezza nei presidi sanitari e ospedalieri
Sono sempre più frequenti le notizie di medici e infermieri che subiscono attacchi e aggressioni all’interno delle strutture ospedaliere. I rischi per la sicurezza negli ospedali riguardano non solo il personale sanitario, ma anche i pazienti, le loro famiglie, i visitatori e gli operatori.

I luoghi aperti al pubblico, in particolare quando sono affollati, possono essere un potenziale pericolo per chi li frequenta e ci lavora, perché può risultare molto difficile individuare le fonti di rischio e prevenire incidenti. Tra questi luoghi si annoverano presidi sanitari e ospedalieri, nei quali la sicurezza del personale e dei pazienti è di enorme importanza.

Quali sono i maggiori rischi in ambito ospedaliero

Oltre ai rischi strettamente collegati con l’igiene e la sanificazione degli ambienti, i pazienti, i familiari e i dipendenti della struttura sanitaria sono esposti a pericoli di vario genere.

Trattandosi di edifici sempre aperti al pubblico, spesso con numerosi punti di accesso, può essere molto difficoltoso monitorare l’ingresso e l’uscita delle migliaia di persone che ogni giorno frequentano gli ospedali. A questi luoghi di cura possono accedere individui caratterizzati da situazioni di disagio psichico, sociale ed economico che, in talune circostanze, possono manifestare comportamenti negativi e, a volte, pericolosi. In altri casi, può accadere che individui malintenzionati vi si introducano per commettere atti illeciti come ad esempio furti ai danni delle persone o tentativi di sottrarre farmaci o strumentazioni dalla struttura stessa.

Com’è facile immaginare, i rischi aumentano nelle ore notturne, a causa della scarsa presenza di personale e dei minori controlli. Soggetti particolarmente a rischio sono gli operatori che svolgono le attività di cura in pronto soccorso e le guardie mediche che operano in sedi distaccate o isolate sul territorio. A loro tutela e protezione è necessario adottare procedure di sicurezza per prevenire e contrastare eventuali atti criminosi.
 

L’esperienza di Coopservice in ambito di sicurezza ospedaliera

Gli esperti di Coopservice sono in grado di realizzare un piano di sicurezza per garantire serenità ai frequentatori delle strutture sanitarie.
Preliminare a qualsiasi piano di sicurezza è un’accurata analisi dei rischi legati alla struttura e ai processi.

Tra i fattori di struttura possiamo includere dettagli come l’ubicazione dell’edificio in zone degradate della città, aree esterne come parcheggi, giardini, percorsi d’accesso, in particolare quelli sotterranei, per cui sono necessarie dotazioni specifiche come ad esempio un’illuminazione adeguata, l’installazione di telecamere per la videosorveglianza e di impianti per la segnalazione di intrusioni non autorizzate.

Tra i fattori di processo sono da considerare le tipologie di attività assistenziali che vengono erogate dall’ente ospedaliero, come i servizi di emergenza, di salute mentale e guardia di continuità assistenziale, che possono aumentare i rischi di atti di violenza.

È solo in seguito all’analisi dei rischi e ad una valutazione costi-benefici che verranno predisposte le misure di prevenzione e contrasto più appropriate per quella particolare struttura sanitaria,
Rientrano tra le misure di prevenzione e contrasto anche l’utilizzo di personale armato, come guardie giurate in servizio di vigilanza fissa o ispettiva, o non armato, come operatori in servizio alle portinerie e ai punti informativi, che possono, nel rispetto di compiti e responsabilità precise e ben delineate, sia rappresentare un elemento di forte deterrenza, sia agire per tutelare l’integrità e l’incolumità di beni e servizi.

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