Al grido di “un capitalismo migliore per un mondo migliore” una nuova coscienza aziendale si sta formando. Oggi, infatti, le aziende sono chiamate a dare un contributo positivo alla società. Se fino a poco tempo fa per un’azienda essenzialmente solo l’aumento degli utili era di fondamentale importanza, oggi il paradigma è cambiato per far spazio all’idea che solo grazie a una crescita sostenibile è possibile continuare a prosperare. Questa nuova coscienza non mette da parte i profitti ma lascia intendere che questi ultimi saranno favorevoli solo se legati a una visione strategica di lungo periodo.
“Il mondo ha bisogno di voi – afferma Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock – Le società devono dimostrare il proprio impegno nei confronti delle nazioni, delle regioni e delle comunità in cui operano, in particolare sulle questioni essenziali per la prosperità futura del mondo intero. Il mondo imprenditoriale non può certo risolvere tutte le questioni di importanza pubblica, ma ce ne sono molte, dalle pensioni alle infrastrutture, fino alla formazione per i lavori del futuro, che non possono essere risolte senza la leadership aziendale”.
Una questione importante è appunto la responsabilità verso i millennials, che oggi rappresentano il 35 percento della forza lavoro. La cosiddetta generazione Y, ossia i nati tra gli anni Ottanta e Novanta, ha una nuova consapevolezza e grandi aspettative nei confronti delle società, delle quali non sono solo dipendenti ma spesso acquirenti o addirittura azionisti.
Il nuovo profilo degli investitori millennial
Non a caso Fink cita nella propria lettera una recente indagine di Deloitte che ha chiesto ai lavoratori millennial quale dovrebbe essere lo scopo primario di una società: rispetto alla risposta “generare profitto”, “migliorare la società” ha riscosso il 63 percento di consensi in più. Proprio i lavoratori millennial saranno gli investitori di domani, visto che è in corso un gigantesco trasferimento di risorse (24.000 miliardi di dollari, il più grande della storia) dai baby boomer del dopoguerra ai millennial della generazione Y. Da ciò la crescente importanza e strategicità per attrarre investitori e creare ricchezza di lunga durata di fattori quali le questioni ambientali, le politiche sociali e di risorse umane, le decisioni di governance aziendale. Indicatori che diventeranno sempre più centrali nel lavoro di valutazione delle società degli analisti di BlackRock.
Chi è BlackRock
BlackRock è una delle principali società di gestione del risparmio a livello mondiale e tra i primi fornitori di servizi di gestione degli investimenti, del rischio e di consulenza rivolti a investitori privati, istituzionali e agli intermediari finanziari. Con 6mila miliardi di dollari investiti, è il fondo americano più grande del pianeta. Per il New York Times è addirittura “la comunità finanziaria in persona”.
I megatrend guidano il mondo
I cambiamenti sociali riguardano diversi fattori che incidono sul modo di fare impresa, come possono affrontarli le aziende? Secondo BlackRock, delle forze dirompenti chiamate megatrend sono in grado di influire sulle decisioni di investimento. Queste evoluzioni sono per lo più cicliche e di breve-medio termine. Tuttavia, occasionalmente, cambiamenti strutturali di lungo periodo hanno conseguenze irreversibili per il mondo.
I cinque megatrend che stanno plasmando il nostro modo di pensare gli investimenti sono:
- cambiamento degli equilibri economici,
- rivoluzione tecnologica,
- cambiamento climatico e scarsità delle risorse,
- andamento demografico e cambiamenti sociali,
- rapida urbanizzazione.
Conoscere i megatrend offrirebbe, secondo BlackRock, un reale vantaggio informativo nei processi d’investimento aiutando ad individuare opportunità d’investimento con profili di rischio e rendimento potenzialmente interessanti.
Le domande del futuro
Secondo BlackRock, dunque, le aziende per restare sul mercato non possono più evitare domande quali: “Che ruolo gioco nella comunità? Come stiamo gestendo il nostro impatto sull’ambiente? Ci stiamo adattando ai cambiamenti tecnologici? Stiamo riqualificando i nostri dipendenti per far fronte a un mondo sempre più automatizzato?”
Non è possibile sapere cosa accadrà in futuro, né se le aziende saranno in grado di affrontare i cambiamenti nel modo giusto. Ma attraverso la conoscenza dei cambiamenti globali economici, culturali e sociali possiamo interpretare al meglio la possibile evoluzione del panorama imprenditoriale, per essere pronti alle opportunità e alle sfide che il futuro ha in serbo per le aziende.
Coopservice e la crescita sostenibile
Con l’intento di una crescita sostenibile e generatrice di sviluppo duraturo, Coopservice impiega capitale finanziario per sostenere investimenti in tecnologie e impianti che consentono di sviluppare il business, ridurre l’impatto sull’ambiente, generare nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e soddisfare pienamente le esigenze dei clienti. Il rafforzamento patrimoniale è un obiettivo che Coopservice ha costantemente perseguito nel tempo, consapevole dell’importanza di mantenere un adeguato equilibrio tra il capitale proprio e il capitale di debito. Oltre che condizione preliminare irrinunciabile per le politiche di investimento che, prima del semplice profitto, sono finalizzate alla creazione di valore per tutti i suoi portatori di interesse.