Coopservice è risultata aggiudicataria di diverse opere pubbliche rientranti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il programma varato dal Governo italiano per impiegare i finanziamenti europei del cosiddetto Recovery Fund, il principale strumento comunitario per innescare la ripresa economica dopo la pandemia da coronavirus. Si tratta di opere pubbliche di cui Coopservice risulta assegnataria prevalentemente in ATI (associazione temporanea di impresa), una forma giuridica nella quale più imprese con competenze specifiche (servizi, costruzioni e progettazione) si uniscono per partecipare insieme alla realizzazione di un progetto. Le gare sono state bandite da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, che per l’assegnazione dei finanziamenti e delle risorse destinate ai progetti specifici del PNRR ha funto da centrale di committenza.
Gli ambiti (missioni del PNRR) di intervento degli appalti assegnati a Coopservice
Le opere aggiudicate a Coopservice riguardano principalmente 3 delle 6 missioni in cui è articolato il Piano Nazionale;
> la missione 4 (istruzione e ricerca) con la riqualificazione di 2 Istituti scolastici e la realizzazione di asili nido e scuole dell’infanzia, interventi, questi ultimi, che interessano anche la missione 5;
> la missione 5 (inclusione e coesione) con interventi di riqualificazione di alloggi residenziali pubblici, di ristrutturazione di biblioteche pubbliche, nonché, come detto, la stessa realizzazione di strutture per l’infanzia;
> la missione 6 (salute) con la realizzazione di Ospedali di Comunità, di Case della Comunità e interventi strutturali di consolidamento di strutture ospedaliere esistenti (‘Ospedale sicuro’).
Appalti distribuiti sull’intero territorio nazionale
Si tratta di interventi ripartiti in tutte le principali aree geografiche:
> Nord-Ovest, con realizzazione di Case della Comunità (Cuneo, Torino) e ristrutturazione di biblioteche pubbliche (Torino);
> Nord-Est, con la riqualificazione di un complesso edilizio residenziale di proprietà pubblica (Verona), unico intervento di cui Coopservice detiene la titolarità al 100%;
> Emilia-Romagna, con interventi di Ospedale sicuro e ristrutturazione AUSL-IRST (Forlì);
> Centro, con realizzazione di Case della Comunità e Ospedali di Comunità (Roma, Cecina, Suvereto, Portoferraio) interventi di Ospedale sicuro (Pontedera), ristrutturazione immobili pubblici (Roma, Lariano, Sesto Fiorentino), realizzazione asili (Vinci) e riqualificazione scuole (Marino);
> Sud, con realizzazione di Case della Comunità (Brindisi, Torre Santa Susanna, Villa Castelli, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Noicattaro, Polignano a Mare, Putignano, Acquaviva delle Fonti, Termini Imerese, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Castell’Umberto, Lipari), Ospedali di Comunità (Termini Imerese, Randazzo) interventi di Ospedale sicuro (Lipari), realizzazione asili (Melissano) e riqualificazione scuole (Santa Maria a Vico).
Il 75% delle commesse prevede anche la redazione dei progetti esecutivi
Si tratta di opere per un importo complessivo superiore ai 100 milioni di euro. Tenendo conto delle percentuali di partecipazione di impresa nelle diverse ATI aggiudicatarie, la quota netta riconducibile a Coopservice è calcolata in circa 67 milioni di euro. Solo in un caso (riqualificazione di alloggi pubblici per conto dell’Azienda Gestione Edifici Comunali di Verona), infatti, Coopservice non si è presentata in associazione di impresa con altri operatori. Il 75% delle commesse ha avuto per oggetto un appalto integrato, cioè riguardante la presentazione di un offerta che comprendeva il progetto esecutivo oltre alla esecuzione dei lavori. Nei rimanenti casi invece si è trattato dell’appalto della sola esecuzione delle opere, in quanto il progetto esecutivo è stato curato direttamente dal soggetto attuatore/stazione appaltante, ossia l’Ente pubblico su cui risiede la titolarità degli immobili e dunque beneficiario delle opere da cantierare.
Il ruolo dei ‘verificatori’ nei percorsi di esecuzione delle opere PNRR
Sia che il bando ne assegni la competenza all’appaltatore, sia che esso venga invece preliminarmente definito dalla stazione appaltante e quindi non risulti oggetto di gara, il percorso per arrivare alla definizione del progetto esecutivo delle opere prevede in ogni caso quale passaggio indispensabile la ‘validazione’ del progetto. Si tratta di un atto formale che giunge a conclusione del processo di verifica che, attivato già nella fase del progetto definitivo preliminare a quello esecutivo, deve attestare la corrispondenza con gli obiettivi strategici del PNRR. Il processo di verifica può essere svolto internamente dalle stazioni appaltanti per gli appalti più piccoli, oppure da organismi esterni accreditati per gli appalti di importo più rilevante.
Controlli quantitativi e qualitativi nel rispetto di requisiti obbligatori
La fase di validazione comporta, in particolare, una valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti redatti, preoccupandosi sia del rispetto dei budget finanziari assegnati che della presenza dei requisiti obbligatori contenuti negli obiettivi di ripresa economica e resilienza stabiliti dall’Unione Europea, quali ad esempio i criteri ambientali minimi (CAM) e il risparmio energetico. Da qui la possibilità che i progetti definitivi ed esecutivi siano sottoposti a richieste di integrazione e modifica prima di arrivare alla fase di apertura dei cantieri: sia l’approvazione della stazione appaltante che la validazione sono passaggi necessari.
La previsione di monitoraggi continui in corso d’opera
I lavori assegnati nell’abito del PNRR hanno scadenze tassative di consegna. In generale, allo stato attuale, le opere rientranti nelle diverse missioni dovranno essere consegnate e collaudate entro il 30 giugno 2026. Non a caso le procedure prevedono controlli stringenti sulla realizzazione degli interventi con un sistema informatico di monitoraggio, gestito dal Ministero dell’Economia, che rileva in modo continuativo i dati di attuazione finanziaria e l’avanzamento degli indicatori di realizzazione fisica e procedurale, compresi gli step di avanzamento dei Target e dei Milestone (in conformità a quanto richiesto dalle modalità di rendicontazione alla Commissione Europea).
La responsabilità di essere partner esecutivo di un Piano di sviluppo decisivo per il nostro Paese
Per Coopservice costituisce motivo di grande responsabilità essere stata selezionata quale impresa appaltatrice di importanti opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, programma di fondamentale importanza per lo sviluppo strategico del nostro Paese che, va ricordato, nella ripartizione tra i diversi Stati beneficia della quota più alta del Recovery Fund: 191,5 miliardi di euro. Se consideriamo che la disponibilità complessiva di Next Generation EU (il piano generale per la ripartenza post-Covid dell’Europa di cui il Recovery Fun assorbe il 90%) ammonta a 750 miliardi di euro, si capisce come il PNRR rappresenti per l’Italia un’opportunità irripetibile di sviluppo, investimenti e riforme. Un’imperdibile occasione per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato lo sviluppo nazionale negli ultimi decenni. Ecco perché essere partner di questo percorso unico nella storia d’Italia è per Coopservice motivo di orgoglio ma anche, soprattutto, di grande responsabilità.